Sei mesi di lavoro, 61 audizioni svolte (trasmesse in streaming), 11 memorie scritte consegnate, e tanta discussione di merito tra i partiti.
Poco dopo le 21 di ieri sera, le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno approvato il documento conclusivo sulla riforma fiscale (con l’astensione di Leu, il voto contrario di Fratelli d’Italia e il voto favorevole di tutte le altre forze politiche).
Tale documento viene ora offerto al Governo come indirizzo per la legge delega, annunciata entro 30 giorni.
Grazie al collega presidente D’Alfonso (che nei momenti più delicati non ha fatto mancare la sua saggezza) e grazie ad ognuno dei membri delle commissioni, che hanno lavorato con impegno, costanza e dedizione lungo tutti i sei mesi. E un grazie speciale agli splendidi servitori dello Stato che, negli uffici delle Commissioni, hanno supportato il nostro lavoro in modo prezioso.
La cosa più ricorrente che ci siamo sentiti dire in questi mesi è “ma figuratevi… è impossibile mettere d’accordo i partiti su un tema delicato come il fisco!”.
Io invece penso che quando la politica sceglie di abbandonare la caciara, la “dittatura dello slogan” e sceglie invece di essere seria, niente sia davvero impossibile, persino in Italia.