Per oltre dieci anni abbiamo vissuto in un mondo con:
1) inflazione zero
2) tassi di interesse zero
3) massiccia immissione di liquidità da parte delle banche centrali.
Il fattore 1) e’ quello che ha permesso 2) e 3).
Il fattore 2) ha azzerato il costo di fare nuovo debito (e, col passare del tempo, pure il costo medio del debito totale). E quando una cosa costa zero, conviene farla.
Il fattore 3) ha consentito ai governi di non doversi preoccupare di quanto il mercato fosse ancora disposto ad acquistare debito pubblico senza essere remunerato, o addirittura spesso perdendoci soldi; questo avveniva perché – sebbene tramite il mercato secondario – buona parte del debito emesso finiva prima o poi in mano alle banche centrali.
I fattori 2) e 3) – allentando la disciplina di mercato – hanno quindi consentito oltre dieci anni di politiche fiscali espansive. Soprattutto per i paesi che avevano spazio fiscale disponibile, ma – sebbene in misura minore – anche per gli altri, tra cui l’Italia.
Tutto questo è stato permesso dal fattore 1), cioè l’assenza di inflazione. Che in giro per il mondo iniziò a sparire con le conseguenze della Crisi Finanziaria del 2008, e non è più tornata.
Ora più di un indizio mostra che questo lunghissimo periodo a zero inflazione potrebbe essere finito, come del resto prima o poi doveva accadere.
Ma se viene meno il fattore 1), vengono conseguentemente meno anche gli altri due.
E a quel punto ogni paese sarà costretto a fare i conti con la propria situazione reale di finanza pubblica.
Anche se, dopo dieci anni, tutti sembrano essersene dimenticati.
Prima che questi eventi si mettano in moto, c’è ancora un po’ di tempo, probabilmente un anno.
Sarebbe quindi fortemente consigliabile utilizzare questo anno per approfittare saggiamente dello spazio fiscale e fare quelle riforme che ci consentiranno di sopravvivere anche nel mondo con inflazione, tassi di interesse positivi e nessun aiuto da parte delle banche centrali.
Il dibattito politico italiano sembra concentrato totalmente su altro.
Ma forse varrebbe la pena dedicare un po’ di attenzione anche a questo. Se non disturba.