Sostituire a piacere la “V” con la “F”.
Ieri due delle più serie istituzioni del nostro paese – Istat e Ragioneria Generale dello Stato – hanno lanciato nuovamente l’allarme demografico in Italia.
Come noto a tutti, si tratta di uno dei quattro principali problemi del nostro paese (gli altri sono il debito pubblico elevato, la scarsa dinamica della produttività e l’inefficiente funzionamento delle istituzioni).
Il fatto che la popolazione stia invecchiando così rapidamente comporta conseguenze mortali su almeno tre ambiti: la spesa per il welfare (pensioni e sanità), la crescita economica (diminuendo drasticamente la forza-lavoro) e la sostenibilità delle finanze pubbliche (come “combinato disposto” dei due fattori precedenti).
Senza contare i danni collaterali di vivere in una società che rischia di vedere ridotto ai minimi termini la presenza dei giovani, con tutto ciò che ne deriva in termini di creatività e innovazione.
Si dice che il tema sia assente dalla campagna elettorale. Non è vero. C’è un solo modo in cui la politica può provare a invertire questo pericolosissimo inverno demografico; con politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialita’.
Come sempre, prima di passare alle proposte, controllate che chi vi fa promesse abbia la credibilità necessaria: il Terzo Polo – tramite l’azione della Ministra Elena Bonetti di Italia Viva – può vantare l’introduzione della più grande riforma degli ultimi decenni per quanto concerne le politiche familiari: l’assegno unico universale che – con una spesa aggiuntiva di 7 miliardi annui – ha esteso a milioni di famiglie il sostegno alla genitorialita’.
Qui sotto potete vedere cosa proponiamo per intensificare e migliorare le politiche a favore della famiglia.
Perché l’Italia tra i tanti declino che l’Italia non può permettersi, c’è soprattutto quello demografico.