la mia intervista con A. Troise per il Quotidiano Nazionale – Resto del Carlino – La Nazione del 5 agosto 2023
Onorevole Luigi Marattin, Italia Viva ha votato a favore della riforma fiscale del governo. Va nella giusta direzione?
«Sì perché riprende tutti i temi della delega Draghi. Dalle modalità di sostituzione dell’Irap, ai principi di semplificazione dell’Iva. Dalla codificazione all’avvicinamento tra bilancio civilistico e fiscale, passando per le microtasse, la semplificazione della tassazione dei redditi finanziari, la mensilizzazione delle imposte per gli autonomi, gli interventi sull’Irpef. E molto altro ancora».
Dove si troveranno le coperture?
«Per ora non ci hanno messo un euro, e anzi in legge di bilancio devono trovare 10 miliardi per confermare le riduzioni temporanee del cuneo fiscale. Quindi non per abbassare le tasse, ma per impedire che aumentino».
Non si poteva agire con più coraggio sul costo del lavoro?
«Per attuare il principio `più assumi meno paghi` hanno usato uno strumento sbagliato: uno sconto Ires sugli utili che nei due anni successivi prometti di destinare ad assunzioni. Un meccanismo cervellotico che non funzionerà e che darà adito a migliaia di contenziosi. Noi avremmo preferito un intervento strutturale sulla decontribuzione».
Tra le novità, c’è la digital tax. La volta buona?
«Nella legge delega non si parla di alcuna digital tax, forse lei si riferisce a un semplice ordine del giorno. In generale, il tema della tassazione dei giganti digitali si spera troverà soluzione nell’ambito del recepimento della nuova disciplina Ocse sulla global minimum tax, che è parte integrante della delega. Anche lì però, il diavolo starà nei dettagli, quindi occorrerà monitorare con cura l’attuazione nei prossimi anni».