13 gennaio – 30 gennaio
Buongiorno care amiche e cari amici della newsletter,
Questa volta partiamo con la mia attività sul territorio, che è stata quella prevalente in queste ultimedue settimane.
Giovedi 18 gennaio ho trascorso una giornata in Toscana, con due belle iniziative. Prima a Livorno, dove con Benedetto Della Vedova (Più Europa) abbiamo tenuto a battesimo un’aggregazione liberal-democratica in vista delle amministrative di giugno; un modello interessante che speriamo si possa replicare in altri luoghi. Poi a San Miniato (Pisa), con i due consiglieri regionali e tutta la splendida e numerosa comunità locale di Italia Viva, a cena con militanti, dirigenti, simpatizzanti e semplici curiosi. In entrambe le occasioni abbiamo parlato di fisco, di tasse, di servizi pubblici locali, di produttività, di Europa e di come la parte migliore della costruzione di un grande partito liberal-democratico sia ancora davanti a noi.
Venerdi 26 gennaio invece, dopo un’assurda nottata alla Camera a votare ordini del giorno (l’attività più inutile della Repubblica) ho fatto due tappe a Parma con Nicola Cesari, dirigente locale di Italia Viva e sindaco di Sorbolo Mezzani. Anzi, se lo volete sapere, Nicola è proprio uno degli amministratori locali più bravi d’Italia secondo me.
Nelle scorse settimane mi aveva contattato proponendomi l’idea di estendere in maniera più chiara e uniforme possibile il meccanismo dei fringe benefits e del welfare aziendale ai servizi comunali.
Assieme all’ufficio legislativo di Italia Viva abbiamo lavorato a lungo e abbiamo trasformato la sua idea in un emendamento al Dl Milleproroghe, la cui discussione sta per iniziare in Commissione Bilancio alla Camera. E poi siamo andati sul territorio a discuterne: prima con una partecipatissima iniziativa a Sorbolo Mezzani, e poi a Trasversetolo, nella parte più montana della provincia. Ne abbiamo discusso con cittadini, sindaci, assessori, imprenditori, professionisti. Insomma, se la politica non è stare in mezzo alla gente per provare a migliorare la qualità della vita, allora a che cos’è la politica? Parlarsi addosso su se Tizio o Caio si candidano a questa o quella elezione?
Ovviamente poi continua il nostro giro d’Italia con Enrico Costa, “Fisco e Giustizia da liberali”, per dimostrare come un serio progetto per un partito liberaldemocratico non solo sia possibile e necessario, ma che si possa basare su solide fondamenta e una visione di società.
Il 15 gennaio infatti siamo stati a Cesena. Più di 100 persone in una serata freddissima a discutere di come gestire tasse e spesa pubblica in una moderna società liberal-democratica e come garantire efficienza e diritti nel sistema giudiziario. E come sempre, tanto entusiasmo per chi non si rassegna alla frammentazione di chi crede nello stesso progetto.
Il 29 gennaio invece siamo stati a Frosinone -dove Italia Viva e Azione collaborano benissimo – e anche lì abbiamo dimostrato che la speranza di costruire un partito liberal-democratico aperto a tutti coloro che rifiutano il bipopulismo è viva e lotta insieme a noi.
Il 12 febbraio il tour torna in una grande città, a Genova, e per chi fosse interessato qui trova il link per registrarsi.
Il 29 febbraio invece saremo ad Arezzo, e qui potete trovare il link per registrarvi.
Tornando alla mia attività parlamentare, Ricordate la legge dell’indimenticabile governo Lega-M5S che prevedeva che chiunque avesse fatto un terzo figlio nel triennio 2019-2021 avrebbe avuto in regalo dallo Stato per 20 anni un pezzo di terra?
Come IV abbiamo fatto un question time in Commissione Agricoltura per sapere che risultati ha dato quell’idea così geniale. Siete curiosi da conoscere la risposta? La trovate qua
Nel frattempo al Senato è stata approvata la famigerata “Autonomia Differenziata”. Ne ho avuto modo di parlare a Sky Start. Ma in particolare ci tengo a segnalarvi due concetti fondamentali:
1) perché sull’autonomia differenziata è falsa sia la narrazione della “curva di sinistra” che quella della “curva di destra”
2) Perché è ora di un messaggio diverso circa la politica verso il sud
Un altro tema che sta infiammando il dibattito politico è quello del “Concordato Preventivo”, qui in 10 domande e 10 risposte vi spiego se è veramente (o no) un regalo agli evasori.
Intanto, noi siamo convinti che la campagna elettorale per le elezioni europee non debba essere un grande sondaggio (in cui magari si prendono pure in giro gli elettori, candidando leader che poi a Bruxelles non hanno intenzione di metterci piede). L’Europa e le decisioni che li’ si prendono sono ormai troppo importanti per non prendere quelle consultazioni elettorali con il massimo della serietà. E allora proprio oggi ho risposto a nome di Italia Viva al Manifesto per l’Europa pubblicato nei giorni scorsi su Il Sole 24 Ore, dove si facevano sei domande di merito ai partiti sulle loro proposte per l’Europa. Trovare le nostre idee su bilancio comune, sui modi per finanziarlo, sulle materie da devolvere all’Unione, sulla necessaria riforma della governance.
Come sempre, un abbraccio
Luigi