la mia intervista del 4 luglio 2024 con Bruno Mirante de Il Giorno – Resto del Carlino – La Nazione
Luigi Marattin, deputato di Italia Viva, in una lettera firmata anche dal deputato di Azione Enrico Costa avete invocato la necessità di un unico partito liberal-democratico e riformatore. La petizione ha già raggiunto più di 3mila firme. Ma è un percorso percorribile o solo una strategia elettorale?
«Mettere insieme tutti coloro che, partendo da una prospettiva liberal-democratica e riformatrice, non si riconoscono né in questa destra né in questa sinistra non solo è percorribile, ma è l’unico modo per dare rappresentanza ad un pezzo di Paese che si sta rifugiando nell’astensionismo e per non condannarci a dover scegliere tra due populismi incapaci di porsi come obiettivo la modernizzazione del Paese. II Terzo Polo alle politiche 2022 fu un successo, e averlo affossato fu il più grande atto di masochismo politico della storia recente».
Renzi e Calenda potrebbero mai rinunciare alla leadership per favorire la nascita di un grande contenitore di centro?
«Renzi lo ha già detto, poche ore dopo il risultato delle Europee. Calenda non so cosa pensi, ma per me simul stabunt simul cadent. Comunque, prima di morire, mi concederete la possibilità di vedere un tentativo, una buona volta, di costruire un progetto politico non partendo dal leader ma dall’idea di società e di partito?»
Alla festa Anpi a Bologna hanno partecipato tutti i leader del centrosinistra, da Rifondazione a +Europa. Si è notata l’assenza delle forza liberali che pure erano state invitate.
«Per carità. Auguro loro il meglio. lo personalmente con loro non ho nulla a che vedere, così come con Meloni e Salvini. Con loro non puoi toccare la Costituzione se no sei un fascista, non puoi ragionare di mercato e concorrenza, schierarti senza se e senza ma con Ue e Usa, parlare di meno tasse al ceto medio, o di come lo Stato spende ma solo di quanto, non puoi dire valutiamo i dipendenti pubblici. Sulle alleanze fatte solo per non far vincere qualcuno ho già dato».
Come si collocherebbe perciò il nuovo soggetto politico che avete in mente?
«A me non interessa il campo largo, per i motivi detti sopra. E non interessa questa destra, perché in campo economico (tra pre-pensionamenti, spesa pubblica a go-go, no al mercato dcc) sembra di vedere i Cobas degli Anni 80 e perché in generale sposa il peggior sovranismo e populismo. Sogno un partito centrale (non centrista) che abbia chiari i motivi per cui l’Italia è uno dei paesi del mondo ad essere cresciuti di meno, e sappia scaldare cuori e menti (e non solo pancia).