Nella giornata di ieri sia nella politica americana che in quella tedesca sono successe cose da cui possiamo trarre lezioni interessanti.
Negli Stati Uniti i Democratici al Senato potevano provocare lo stallo del cosiddetto “shutdown” – cioè il congelamento di tutti i servizi pubblici non essenziali – perché Trump non aveva la maggioranza per evitarlo.
Pensate quanto sarebbe stato facile poi sui social dire “guardate Trump, dove ci ha portato!”. Invece la leadership democratica al Senato ha fatto un altro ragionamento: “se andiamo in shutdown, per Trump e Musk sarà più facile licenziare senza alcuna valutazione di merito migliaia di dipendenti pubblici in posizioni strategiche”.
E così hanno deciso di “prestare” 8 senatori alla maggioranza, per evitare questo scenario. Hanno rinunciato a qualche post di propaganda sui social (e infatti sono stati ferocemente criticati dall’ala sinistra del Partito Democratico), ma hanno ottenuto un vantaggio più strategico e lungimirante.
In Germania la nuova maggioranza Cdu-Spd del neo-cancelliere Merz non avrà i numeri per cambiare la costituzione e eliminare il cosiddetto “freno al debito”, introdotto dopo la crisi finanziaria del 2008 per impedire che il deficit strutturale sia ogni anno superiore allo 0,35% del Pil. Senza l’eliminazione di questo freno, sarebbe impossibile aumentare le spese per la difesa, come richiede il nuovo quadro internazionale.
Per raggiungere questo obiettivo allora, bisognava riunire il vecchio parlamento (ancora valido, fino all’insediamento del nuovo) e convincere i Verdi a votare questa modifica costituzionale.
I Verdi sono fuori dalla futura maggioranza di governo: non li hanno voluti. Avrebbero quindi benissimo potuto rispondere con un bel dito medio alla richiesta di Merz oppure, come succederebbe in Italia, dirgli “Caro Merz, va bene. Ma in cambio mi dai 3 ministeri nel futuro governo”.
Invece i Verdi hanno chiesto “semplicemente” di utilizzare parte del nuovo debito per la transizione energetica, e di includere nella definizione “difesa” anche la protezione civile, il supporto all’Ucraina, la protezione dei servizi informatici e le spese di intelligence.
Hanno rinunciato a “ricattare” la maggioranza e quindi ad un ingresso sicuro nel nuovo governo, a favore di una scelta migliore per il futuro del proprio paese.
Non so, a me pare che in questi due esempi ci sia molto da imparare anche per la politica italiana.
E a voi?